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Le fonditrici ASEG Galloni

Esperienza e innovazione nella fusione per induzione elettronica

La fusione per induzione elettronica è un processo industriale che permette di fondere rapidamente innumerevoli tipi di metalli e di leghe, ottenendo in tempi ridotti una massa fusa perfettamente miscelata, malleabile e caratterizzata da elevata elasticità meccanica, pronta per qualsiasi utilizzo nel settore dell’oreficeria e – più in generale – per moltissime applicazioni in ambito industriale.

ASEG Galloni, grazie alla sua pluridecennale esperienza nella progettazione e messa in opera di fonditrici che sfruttano il principio dell’induzione elettronica, è in grado di offrire ai suoi clienti forni innovativi, performanti, affidabili e facili da usare, capaci di garantire performance sempre impeccabili dal punto di vista dell’efficienza energetica, della sicurezza e della qualità dei risultati.

Cos’è una fonditrice a induzione elettronica

Una fonditrice a induzione elettronica è una macchina industriale che sfrutta l’induzione elettromagnetica per generare calore, che viene utilizzato per fondere in modo rapido ed efficace il metallo. 

Le fonditrici di questo tipo sono costituite da bobine che, una volta attraversare da corrente elettrica, generano un campo elettromagnetico che a sua volta produce correnti parassite. Tali correnti generano calore e avviano il processo di fusione del metallo; quest’ultimo, mentre si fonde, viene contemporaneamente miscelato a livello atomico grazie all’effetto di agitazione induttiva prodotto dalla corrente, circostanza che permette di ottenere in breve tempo una massa fusa perfettamente miscelata, pronta per essere avviata alle successive lavorazioni necessarie per la creazione del prodotto finito.

La fusione per induzione elettronica permette di fondere il metallo rapidamente e in modo estremamente soddisfacente: la possibilità di fondere il metallo senza metterlo in contatto diretto con una fonte di calore, una resistenza o una fiamma permette infatti di avere un perfetto controllo sull’intero processo di fusione, minimizzando il rischio di bruciare la lega, mentre il fisiologico mescolamento della massa durante la fusione garantisce risultati eccellenti dal punto di vista fisico-meccanico

I vantaggi della fusione per induzione elettronica

Scegliere una fonditrice che sfrutta l’induzione elettronica garantisce una vasta gamma di vantaggi, primo tra tutti la possibilità di portare a termine il processo di fusione molto velocemente, riducendo i tempi di lavorazione a un terzo rispetto a quelli necessari per fondere le stesse quantità di metallo utilizzando tecniche diverse: basti pensare che un forno di questo tipo di media potenza può raggiungere una temperatura di 2200 °C in circa un minuto.

La riduzione dei tempi di lavoro si somma poi alla possibilità di fondere rapidamente, se necessario, anche grandi quantità di metallo, senza che questo impatti negativamente sulla qualità del risultato o sulle performance della macchina.

Un altro fondamentale punto di forza delle fonditrici per induzione elettronica è la loro capacità di ridurre i costi dei processi produttivi, dal momento che queste macchine sono alimentate a corrente elettrica e non richiedono l’utilizzo di materiali consumabili che devono essere periodicamente sostituiti. Sfruttare l’elettricità, poi, consente anche di rendere i propri processi maggiormente sostenibili a livello ambientale, dal momento che il funzionamento della macchina non richiede il consumo di energia proveniente da fonti fossili.

Infine, le fonditrici che sfruttano l’induzione elettronica permettono di rendere i processi industriali sempre più sicuri, affidabili e soddisfacenti a livello qualitativo: il processo di fusione, infatti, può essere facilmente controllato, è ripetibile nel tempo (se si fonde un determinato materiale utilizzando un determinato settaggio della macchina, il risultato sarà sempre identico) e consente di ottenere massa fusa perfettamente miscelata, malleabile e dotata di elevata elasticità meccanica.

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K80 crogiolo

La fusione per induzione elettronica per la produzione industriale

Le caratteristiche della fusione per induzione elettronica e i vantaggi che garantisce in termini di velocità, qualità e ripetibilità dei risultati fanno sì che i forni di questo tipo possano essere utilizzati con grande successo in tutti gli ambiti produttivi in cui è richiesto il rispetto dei più elevati standard qualitativi, come il settore dell’oreficeria, quello dentale o quello della produzione industriale di alta fascia.

Le leghe e i metalli che possono essere fusi sfruttando l’induzione elettronica sono tantissimi, e spaziano da tutti i metalli protagonisti del settore orafo (oro, argento, platino…) ad alluminio, acciaio, ottone e molti altri materiali ampiamente utilizzati in ambito industriale. Indipendentemente dal tipo di metallo trattato, le fonditrici a induzione elettronica permettono di ottenere pezzi fusi in maniera perfetta, privi di cricche e di porosità, impeccabili sia dal punto di vista meccanico sia dal punto di vista della resa estetica.

Inoltre, i forni a induzione elettronica garantiscono performance ugualmente soddisfacenti sia per la fusione di piccole quantità di metallo, sia per la lavorazione di svariati chili di materiale: questa caratteristica fa sì che sia possibile utilizzare questo tipo di macchine in una gamma ancora più ampia di settori, rispondendo a qualsiasi tipo di esigenza.

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Le fonditrici ASEG Galloni: macchine innovative e customizzate per processi sempre più efficienti

La consolidata esperienza di ASEG Galloni nell’ambito della produzione di fonditrici a induzione elettronica ci permette di realizzare fonditrici affidabili, semplici da utilizzare e capaci di offrire agli operatori la possibilità di controllare in modo molto accurato il processo di fusione

In più, siamo in grado di rispondere a richieste specifiche e di individuare soluzioni customizzate per andare incontro alle necessità dei nostri clienti: è quanto abbiamo fatto con il forno K80 (Link art. BOFU 2), realizzato su misura per rispondere alla richiesta di un’azienda che aveva la necessità di fondere in un’unica soluzione fino a 100 Kg di alluminio, da avviare poi a una macchina per pressofusione. Il cliente aveva bisogno di una macchina in grado di portare a termine il processo di fusione in modo rapido e perfettamente controllato, garantendo allo stesso tempo la produzione di massa fusa di altissima qualità, e per rispondere a questa domanda abbiamo modificato uno dei nostri modelli più consolidati, il forno K60, aumentandone la potenza. Le modifiche apportate ci hanno permesso di creare un vero e proprio modello alternativo, il K80, capace di fondere fino a 100 Kg di alluminio in meno di un’ora e di permettere un controllo perfetto di tutte le fasi del processo di fusione da parte degli operatori.

Il progetto che ha portato alla nascita della fonditrice K80 è solo un esempio di come la customizzazione sia centrale per ASEG Galloni: la capacità di realizzare macchine realmente personalizzate ci mette in condizione di offrire ai clienti gli strumenti migliori in relazione al tipo di materiale che devono trattare e alle performance che intendono ottenere.

Un altro esempio di innovazione nell’ambito della progettazione di macchine industriali è rappresentato dalle fonditrici Serie G, sviluppate in particolare per essere utilizzate nel settore dell’oreficeria, dal momento che permettono di ottenere prodotti che si caratterizzano per la loro qualità non solo meccanica, ma anche estetica.

La peculiarità di queste fonditrici è che operano “in verticale”, sfruttando un’unica camera di fusione che ospita un crogiolo in grafite e un cilindro contenente lo stampo posti l’uno sopra l’altro, separati da un apposito divisorio e circondati dal vuoto. Una volta che il metallo posto nel crogiolo raggiunge la temperatura di colata, il cilindro viene sollevato fino a raggiungere la parte inferiore del crogiolo, dove scatta un sistema sigillante a lama (SBS – Sealing Blade System). A questo punto il metallo, pressurizzato fino a 4 bar utilizzando Argon o Azoto, comincia a fluire, agevolato nella sua discesa dall’effetto combinato del vuoto e della pressione, e si deposita nello stampo (in cui in precedenza è stato iniettato dell’Elio, che genera un’atmosfera protettiva e facilita la sua distribuzione) in modo fluido e rapido, senza creare porosità. Questo permette di ottenere prodotti estremamente compatti e malleabili, caratterizzati da una superficie particolarmente liscia dovuta all’effetto del vuoto all’esterno dello stampo.

Le fonditrici Serie G non permettono solo di ottenere prodotti qualitativamente perfetti, ma sono anche estremamente semplici da utilizzare: l’intero processo di fusione e colatura, infatti, è gestito da un apposito software che, una volta definiti i parametri che il metallo fuso deve raggiungere prima di poter essere colato, è in grado di controllare tutte le fasi successive, regolando in manera combinata i parametri di temperatura, velocità di fusione del metallo e livello di vuoto. Questo permette di semplificare enormemente il lavoro dell’operatore e di avere sempre la certezza della qualità del risultato.

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Le fonditrici centrifughe di ASEG Galloni

ASEG Galloni offre anche due modelli di fonditrici centrifughe a induzione elettronica, macchine efficienti e user friendly che permettono di ottenere prodotti finiti privi di difetti e porosità, in cui le qualità fisiche dei metalli vengono preservate al meglio. 

Il principio di funzionamento di una fonditrice di questo tipo prevede che il metallo fuso, una volta raggiunta la temperatura prevista, esca dal crogiolo e venga convogliato verso gli stampi sfruttando l’intervento congiunto della forza centrifuga e del vuoto, che generano una pressione progressiva che – senza produrre fenomeni di turbolenza – favorisce la fuoriuscita del metallo dalla camera di fusione. In questo modo, gestendo i parametri in modo corretto in relazione al tipo di metallo che si sta lavorando e alla tipologia di prodotto che si intende ottenere, è possibile avere la certezza che il metallo fuso si depositi nello stampo in modo ottimale e si compatti correttamente, senza produrre cricche o porosità.

ASEG Galloni ha sviluppato una fonditrice centrifuga di questo tipo, la Titancast, dedicata in modo specifico alla fusione del titanio e di altre leghe dalle caratteristiche simili, che richiedono il raggiungimento di un livello di vuoto particolarmente elevato. Il modello Fusus New Heavy Duty, invece, è pensato per garantire la massima efficienza anche in caso di utilizzo intensivo e di fusione di metalli con elevata densità, grazie alla presenza di un apposito braccio centrifugo con articolazione dinamica che controlla il flusso della massa fusa.

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Il settaggio delle fonditrici ASEG Galloni: soluzioni semplici per risultati sempre più soddisfacenti

Le fonditrici ASEG Galloni sono sviluppate per essere intuitive e semplici da utilizzare e per garantire, allo stesso tempo, performance sempre impeccabili dal punto di vista della qualità del risultato.

L’intero processo di fusione può essere controllato tramite un touchscreen che permette di impostare e regolare i diversi parametri, scegliendo tra la modalità manuale e quella automatica. Ogni lavorazione, infatti, può essere portata a termine determinando manualmente i diversi parametri (temperatura di fusione, temperatura di iniezione, tipo di rimescolio da utilizzare…) oppure facendo riferimento a una serie di programmi preimpostati, in cui i parametri variano a seconda del tipo e della quantità di metallo che si intende fondere. In un secondo tempo, in caso di necessità, è anche possibile modificare manualmente le impostazioni predefinite e memorizzare i nuovi parametri, per ottimizzare ulteriormente il processo in vista di lavorazioni particolari. È importante ricordare, infatti, che il corretto settaggio della fonditrice è un passaggio essenziale per ottenere risultati davvero soddisfacenti, dal momento che ogni materiale presenta caratteristiche diverse che ne influenzano le modalità di fusione e iniezione. L’oro, ad esempio, deve essere fuso e iniettato più lentamente rispetto ad altri materiali, perché in caso contrario la lega potrebbe bruciarsi; il palladio, invece, richiede tempi di lavorazione più ridotti e, dopo la fusione, deve essere iniettato nello stampo entro pochissimi secondi.

La possibilità di scegliere se effettuare la lavorazione in modo automatico o manuale semplifica in modo decisivo la fase di training degli operatori che devono utilizzare questi strumenti, perché la disponibilità dei programmi preimpostati permette di ottenere fin da subito ottimi risultati nella fusione di un’ampia gamma di metalli e di prendere quindi facilmente confidenza con lo strumento. In un secondo tempo, in caso di necessità particolari, è poi possibile andare ad effettuare ulteriori affinamenti, in grado di rendere il processo di fusione e colatura ancora più accurato e soddisfacente.